martedì 8 aprile 2014

Quanto erano belle le Lire!!!

"Ah signora mia, come si stava bene quando c’era la lira!"
Anche se gli esperti di economia e i ricordi tutto sommato recenti ci dicono che le cose non erano esattamente così, e che a tornare alla lira non ci sarebbe tutta questa convenienza, mai contraddire la vulgata popolare, soprattutto visto che oggi le vecchie lire possono valere una fortuna!
Mio consiglio INVESTITE IN LIRE! Sono passati 10 anni dall'uscita dell'Euro quindi le lire NON SI POSSONO PIU' CAMBIARE!
Questo ha fatto scendere il valore, cioè se conosci i "giri giusti" comperi banconote da 100.000Lire circolate ma in buono stato per pochi Euro! Bastano 5-10Euro per un bel pezzo! Un fior di stampa mai circolato naturalmente vale di più.
Naturalmente quando andiamo "indietro con le serie" i prezzi aumentano.
Oltre ai ricordi, oltre al fatto di mettervi in casa un pezzo di storia, fate un investimento sicuro!
Adesso che c'è crisi si deve comperare, rinunciate ad una pizza ma comperatevi una Banconota oppure una serie di Francobolli, Orologi, Monete.

100.000 lire
Terza serie: Caravaggio primo tipo Il fenomeno inflazionistico non diminuì, ma anzi si esacerbò nei primi anni Ottanta, raggiungendo un tasso del 20%.
La somma di 100.000 lire del 1983 equivaleva in potere d'acquisto a quella di 15.000 lire del 1967.
Il governo di Bettino Craxi e del ministro del Tesoro Giovanni Goria decise quindi di rinnovare tutte le banconote circolanti nel paese. Sulle nuove banconote da 100.000, di color marrone-grigio e datate 1983, era raffigurato il pittore Michelangelo Merisi da Caravaggio. Sul recto della banconota era raffigurato, appunto, il volto del pittore secentesco e la sua opera Buona ventura; sul verso, il noto dipinto Canestra di frutta.
Nel frattempo, comunque, la svalutazione non accennò a rallentare: nel 1990 le banconote da 50.000 e 100.000 lire arrivarono ad un valore d'acquisto pari a quelle da 5.000 e 10.000 lire nel 1967. Quarta serie: Caravaggio secondo tipo Come per quelle da 50.000 lire, esigenze di lotta alla contraffazione spinsero il Governatore della Banca d'Italia a proporre un nuovo modello per le banconote da 100.000 lire (prima emissione 1994). La differenza fra i due tipi è nella colorazione, in alcuni dettagli dello sfondo e nella filigranatura, che è doppia nel nuovo modello.
La banconota uscì dalla circolazione il 28 febbraio 2002.

10.000 lire
Quarta serie: Volta Sul recto a destra, il "Ritratto di Alessandro Volta", da un'incisione di Giovita Garavaglia conservata a Roma presso il Gabinetto Nazionale delle Stampe, oltre alla riproduzione del modello della pila, custodita, assieme ad altri cimeli, nel Tempio Voltiano di Como. La filigrana, a punto fisso, è costituita da tre elementi: nella parte sinistra del biglietto compare la stessa testa di Alessandro Volta; nella zona immediatamente sottostante è riportato, in filigrana a linea chiara, il monogramma "BI" compreso tra motivi ornamentali; a destra sono riprodotti, con effetto chiaroscuro, elementi geometrici adiacenti l'uno all'altro, di forma rettangolare, con il lato maggiore disposto in direzione verticale. Sul verso è rappresentata una veduta Tempio Voltiano di Como, edificio di stile neoclassico, eretto nel 1927 in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte di Volta, dove sono conservati cimeli e altre testimonianze sullo scienziato. Bozzetto: Giovanni Pino Incisione: Alberto Canfarini Dimensioni: 133 mm × 70 mm Carta: filigranata, lievemente colorata, di impasto speciale ad alte caratteristiche, contenente fibrille luminescenti e un filo di sicurezza svolgentesi in senso verticale caratteristiche tecniche: stampato in calcografia e offset secco e umido officina: Officina della Banca d'Italia N. pezzi autorizzati: 3 200 000 000 normativa: D.M. 3 settembre 1984
 

 Terza serie: ritratto di uomo di Andrea del Castagno fronte, è rappresentato un busto maschile riproducente il Ritratto di un uomo a mezzo busto del pittore rinascimentale Andrea del Castagno, originale conservato nel National Gallery di Washington, il leone alato di San Marco, simbolo di Venezia, sovrastante gli stemmi di Genova, Pisa e Amalfi.
A destra, in filigrana a punto fisso, è raffigurato lo stesso busto. Sul verso, o retro, sono rappresentati degli elementi architetturali: le pietre bugnate a diamante e parte dell'entrata della Chiesa del Gesù Nuovo di Napoli.
Le dimensioni della banconota sono: circa 133 mm × 70 mm Il bozzetto è di Giovanni Pino, incisione di Trento Cionini La carta è filigranata, lievemente colorata, di impasto speciale, ad alte caratteristiche, contenente fibrille luminescenti e un filo di sicurezza svolgentesi in senso verticale.
Caratteristiche tecniche: stampato in calcografia e in letter-set Officina: Officina della Banca d'Italia Numero pezzi autorizzati: 1 170 400 000 Normativa: decreto ministeriale del 25 agosto 1976



50.000 lire
Quarta serie: Bernini secondo tipo Nel periodo dell'insediamento al governatorato della Banca d'Italia di Antonio Fazio, che sostituì Carlo Azeglio Ciampi nel 1993, si decise di apporre lievi modifiche a questa ed alla banconota da 100.000 lire (Caravaggio).
Il biglietto è molto simile al precedente.
I tipi principali sono identici (Bernini e statua di Costantino), mentre lo sfondo è più complesso per rendere più difficile la falsificazione. I fili metallici sono ora due e su uno è riportata la scritta BANCA D'ITALIA.
Sotto al collo di Bernini, in microscrittura, c'è la scritta GIAN LORENZO BERNINI 1598-1680 ripetuta.
Immessa in circolazione il 1º dicembre 1992, è fuori corso dal 28 febbraio 2002. Sul verso si vede un profilo della Fontana del Tritone a Roma.


5.000 lire
Quarta serie: Antonello da Messina La banconota da 5 000 lire con Antonello da Messina, emessa dal 1979 al 1983
Sulla sinistra del recto è rappresentato il Ritratto d'uomo di Antonello da Messina, conservato presso la National Gallery di Londra. A destra, in filigrana a punto fisso, è raffigurato il busto dello stesso personaggio.
Sul lato destro il leone alato di San Marco, simbolo di Venezia, sovrastante gli stemmi di Genova, Pisa e Amalfi, le Repubbliche marinare. La rappresentazione del leone sovrastante gli stemmi si trova anche nella banconota da 10 000 lire emessa tra il 1976 e il 1984, detta Machiavelli.
Sul verso si possono vedere dei monumenti idealizzati e una fontana in primo piano. Bozzetto: Giovanni Pino. Incisione: Trento Cionini. Dimensioni: circa 126 mm × 61 mm (con scarsi margini bianchi). Carta: filigranata, lievemente colorata, di impasto speciale ad alte caratteristiche, contenente fibrille luminescenti e un filo di sicurezza svolgentesi in senso verticale. Caratteristiche tecniche: stampato in calcografia e offset. Officina: Officina della Banca d'Italia. Numero di pezzi autorizzati: 340 000 000 Normativa: decreto ministeriale 2 marzo 1979

Alcune mie banconote, da notare che sono una piccola parte ma nei mesi a seguire metterò tutta la collezione, monete, francobolli, etc...
Seguirà pure una serie di File con le scansioni di tutte la cartamoneta Repubblica Italiana!
Ma devo informarmi se è possibile, se è legale, penso di si essendo banconote fuori corso.
 

Retro Man Phuket

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